16 Maggio 2013
Slow Tourism significa letteralmente "turismo lento", ossia un modo di viaggiare che pone l'attenzione al particolare. Si tratta quindi di un modo di viaggiare attraverso i percorsi meno battuti, lungo i quali l’anima dei luoghi e delle culture locali emerge in modo autentico, sentito, senza compromessi con la massificazione dell’offerta turistica che tutto uniforma, comprime. Scegliere di viaggiare “lento” significa sostenere e dar valore all’ambiente che ci circonda. Fortunatamente lo “slow tourism” è ormai sempre più diffuso. Ci si muove alla ricerca del relax, del contatto con la natura, dei piccoli borghi di campagna. Viaggiare “slow” è prima di tutto uno stile di vita, ci si avvicina ad un territorio con un importante fondamento: la lentezza. Il turista “slow” è colui che vuole liberarsi dai ritmi frenetici della quotidianità. L’operatore invece dovrebbe creare soluzioni ricettive e ricreative responsabili, ossia sostenibili, ecologicamente compatibili ed economicamente convenienti. Le passeggiate, la bicicletta, l’andare a cavallo o visitare musei e ancora il birdwatching, la canoa, lo sci di fondo sono tra le attività slow più diffuse.
L’obiettivo dello slow tourism è ritornare a casa con un grande bagaglio di emozioni attraverso un viaggio realmente coinvolgente e gratificante!
Capito? ^_^
Al seguente link potete trovare un mio post su Italytraveller che parla di turismo lento: Navigare lungo il grande fiume: il Po
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