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Viaggi e Ricette

Il promontorio del Cap Bon in Tunisia

Nel 2008 per motivi di studio sono andata in Tunisia e vi voglio parlare di un itinerario molto interessante che ho fatto nel promontorio del Cap Bon. La prima tappa è Nabeul: qui gironzolo per il centro, dove ci sono molti negozi e bancarelle con ogni sorta di souvenir ed artigianato tipico. Prossima tappa è Kelibia; arrivo sull’altura di Kelibia dove si trova la fortezza punico-romana, scendo dall’auto e pago tre dinari per entrare nel forte. Percorro tutto il cammino di ronda, all’interno si trovano le rovine puniche. Il panorama dall’alto del forte è davvero mozzafiato, si vedono le innumerevoli case bianche, il piccolo porto e lo sfondo è dominato dalle sfumature azzurre del mar Mediterraneo che si incrociano con quelle del cielo.

Il promontorio del Cap Bon in Tunisia

Dopo Kelibia il mio viaggio, nel promontorio del Cap Bon, prosegue per raggiungere Kerkouane. Prima di entrare pago il biglietto, 3 dinari più l’aggiunta di 1 dinaro per far foto, purtroppo inizia a piovere e fa anche abbastanza freddo, quindi il percorso è veloce ma intenso. Scatto molte foto, osservo attentamente e cerco di ricostruirmi mentalmente come dev’esser stata la città punica di Kerkouane. Visitando il sito archeologico di Kerkouane si vedono bene i resti delle pavimentazioni a mosaico (la tecnica decorativa è chiamata opus tassellatu), i sistemi idraulici molto elaborati e la casa a cortile centrale dotata di un portico con colonne sui quattro lati.

Il promontorio del Cap Bon in Tunisia

Sono le 13.00 passate e la fame inizia a farsi sentire, prossima tappa è El Haouaria per mangiare in un ristorantino affacciato sul mare. El Haouaria si trova all’estremità del promontorio e da qui è possibile, in assenza di foschia, vedere in lontananza la Sicilia.

Il promontorio del Cap Bon in Tunisia

Dopo pranzo si riparte verso Korbous, il panorama lungo il promontorio è sensazionale, il Cap Bon si distingue per la ricchezza della vegetazione rispetto a tutte le altre zone della Tunisia, in effetti, qui l’agricoltura non manca, si notano soprattutto le enormi distese di ulivi e viti. Arrivata a Korbous che sorpresa: dalle rocce a strapiombo sul mare si innalzano i vapori dell’acqua calda che fuoriesce direttamente dalla roccia, siamo alle sorgenti termali dove gruppetti di donne, uomini e bambini immergono i piedi nell’acqua calda o aspirano il vapore, salutare per le vie respiratorie ed i reumatismi.

Il promontorio del Cap Bon in Tunisia

Per realizzare questo itinerario si può noleggiare facilmente un’auto, volendo, come ho fatto io, anche con l’autista. I prezzi sono molto economici.

Per vedere tutte le mie foto del viaggio su Flickr clicca qui

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